Ieri una rissa tra fratelli è sconfinata nell'ennesimo
fatto di cronaca nera di questa parte del XIII Municipio.
Pochi giorni fa un'altra sparatoria, sempre nella stessa
zona. Pochi giorni prima, altra esecuzione tra corrieri di
droga.
No, non è il titolo del "Gazzettino di Kansas City" (se
esiste) del 1849, che sarebbe proseguito con la spalla "E lo
sceriffo che fa?".
Si tratta invece della semplice constatazione di cittadini
come tanti altri, persone per bene, Persone Normali che una
pistola non sanno neppure come si maneggia e il coltello lo
usano solo per tagliare la bistecca.
Ed è proprio questo genere di persone, le più numerose,
che oggi come tanti giorni in passato pretendono risposte.
Si, tanti giorni in passato, avete letto bene. Perché
l'investitore di Dragona è in libertà dopo aver
bellamente falciato alla fermata un bel gruppetto di Persone
Normali. Le scuole occupate illegalmente, restano occupate
illegalmente (via Basaldella) con la complice distrazione
delle istituzioni.
La richiesta di maggiore controllo del territorio, più
volte inoltrata da questo Comitato, è rimasta lettera
morta. Se non all'indomani di una sparatoria in pieno
giorno, davanti a numerosi testimoni, allora quand'è che
le Persone Normali dovrebbero chiedere ai propri
amministratori che cosa ne è della Sicurezza tanto
sbandierata nelle campagne elettorali?
Un "leader della ex Banda della Magliana", sfuggito alla
cattura da parte delle forze dell'ordine, può mai
aggirarsi in tutta libertà nelle sale giochi di quartiere,
nascosto dai lustrini delle feste patronali senza che i
Carabinieri se ne accorgano in tanti anni? Eppure la loro
caserma è a poche centinaia di metri! Dalla stampa
leggiamo "Secondo gli stessi investigatori, l'agguato
mortale potrebbe riaccendere la faida
tra gruppi criminali rivali che fino ad ora "convivevano"
pacificamente sul litorale romano e si spartivano i proventi
a molti zeri dei traffici illeciti".
Molto rassicurante! Dovremo quindi attenderci una guerra fra
cosche in pieno stile "Il Padrino"!? Sarebbe anche
interessante sapere per quale motivo i suddetti gruppi
prosperassero placidamente senza nessuna interferenza da
parte delle forze dell'ordine!
A volte le forze dell'ordine intervengono (è il caso di
ieri) e soccombono. Questo dà ai fuorilegge maggiore senso
di invulnerabilità per proseguire i propri traffici con
tranquillità.
La stessa tranquillità esibita dai venditori di
cianfrusaglie davanti al supermercato di via di Saponara,
quando si scambiano occhiate complici con qualche giovane
che li saluta chiamandoli per nome. Strani traffici, strani
giri di denaro. Ebbene le Persone Normali qualche sospetto
lo nutrono. Messaggeri della malavita? Bassa manovalanza cui
è demandato il controllo del territorio sotto la copertura
della vendita ambulante (in realtà fissa come un avamposto
militare...)? Ma poi fanno finta di nulla e concludono le
loro spese. Niente droga, per le Persone Normali. Al massimo
qualche sottaceto...
Queste ultime sono solo illazioni, supposizioni, per
carità. Ma per come la vediamo noi, nell'esatto istante in
cui tanta gente comincia a sospettare il pericolo, già da
molto tempo lo Stato dovrebbe aver iniziato a prendere le
sue contromisure. Molto prima di una sparatoria o di una
rissa vionenta. Infatti, è proprio l'impressione del
pericolo che intimidisce la gente, che genera un clima di
impunità per i criminali, che crea i presupposti per il
degrado sociale. Noi non vogliamo più leggere il nome del
nostro quartiere associato alla cronaca nera e sentire i
nostri amici storcere la bocca quando sentono che abitiamo
ad Acilia ("ma è una zona sicura...?"). Noi stiamo dalla
parte della Polizia e dei Carabinieri, dalla parte delle
Persone Normali, quelle oneste per cui l'unico business è
il proprio negozio, il proprio lavoro, le proprie fatiche
quotidiane.
E sappiamo che tante di quelle Persone Normali sono con noi.
Comitato Acilia Sud 2000