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Urbanistica e trasporti

Uno dei tasti dolenti del quartiere è quello urbanistico e della circolazione. Acilia è cresciuta in modo disordinato, e dove c'erano stradine di campagna ora sorge un'area urbanizzata che conta gli stessi abitanti di una piccola città capoluogo di provincia. Come troppo spesso accade, la costruzione di ampi volumi abitativi non è accompagnata dalla costruzione di valide infrastrutture adatte a servirli. La linea del treno Roma-Lido, ad esempio, è la stessa da decenni ma i quartieri che essa attraversa si sono espansi moltissimo. Stessa sorte è toccata alla via del Mare e a via di Acilia, a ridosso della quale negli ultimi mesi abbiamo visto sorgere i colossi chiamati "Terrazze del Presidente", che ospiteranno centinaia di nuovi residenti (con quali conseguenze sul traffico è facile immaginarlo). Questo per citare solo le infrastrutture più importanti. Non va meglio a livello interno. Nel quartiere sono molte le strade che necessitano di manutenzione sia del manto stradale che della segnaletica orizzontale, anche se bisogna rilevare segnali positivi negli ultimi mesi. Alcune arterie trarrebbero enorme beneficio dalla presenza di piste ciclabili, che in prospettiva potrebbero costituire una vera e propria rete che si allacci al litorale e al corso del Tevere, dove sono già presenti alcune piste. E' incredibile che, dal momento che si sceglie di rivedere l'assetto di una strada si scelga di allargare il marciapiede e si manchi di realizzare una pista ciclabile! A che serve avere strade a doppia corsia in un quartiere come il nostro? Per permettere alle automobili gare di velocità? Non sarebbe sensato sottrarre spazio inutile per agevolare mezzi di trasporto più sostenibili come le biciclette? E' chiaro che l'uso della bicicletta va incoraggiato anche attraverso l'intensificazione di apposite aree di parcheggio presso stazioni, supermercati e altri punti di interesse. A proposito di pedoni, gli spazi verdi del quartiere meritano senz'altro una nota. Come è pensabile che i cittadini usufruiscano dei giardini se essi versano nelle condizioni a cui spesso assistiamo nel quartiere? La sporcizia è di gran lunga protagonista, ed è aggravata dall'ingresso sistematico dei motorini (sarebbe necessario uno sbarramento all'ingresso o una recinzione), dall'incuria dei giardini. I parchi sono spesso sprovvisti di l'illuminazione, il che rende praticamente inutile la loro esistenza per gran parte della giornata. In alcune panchine la crescita delle piante è tale impedisce l'uso stesso della panchina! Infine i secchi della spazzatura, (quando ci sono e quando sono integri), vengono svuotati troppo raramente e si sa dove va a finire, a lungo andare il loro contenuto se non viene portato via... Nei casi fortunati in cui le strade siano adeguate al traffico che vi circola, esse sono in balia di comportamenti scorretti di conducenti scarsamente inclini al rispetto delle regole. Il parcheggio in doppia fila è una pratica così diffusa da sembrare legale in tutto il quartiere. Il "posteggio selvaggio" crea sempre disordine e caos, ma in occasione del passaggio di autobus e camion diventa fonte di blocco della circolazione. A proposito di camion, il passaggio di mezzi pesanti fra le strade del quartiere rende assai critica la circolazione stradale, oltre ad incrementare l'inquinamento acustico. E' così visionario pensare di vietarne l'attraversamento del quartiere, visto che, tra l'altro, Acilia è costeggiata da ben due strade a scorrimento veloce? I camion vanno convogliati in percorsi a loro adatti, non nei centri urbani! Quanto descritto è aggravato dalla sostanziale assenza di vigili, che limitano la loro azione al presidio dell'incrocio tra via di Acilia e via del Mare, e solo a certi orari. Solo raramente qualche macchina della polizia municipale compare di passaggio, ignorando rilevanti infrazioni commesse con arrogante disinvoltura davanti ai propri occhi! Parliamo di parcheggio sulle strisce pedonali, manovre nel bel mezzo di incroci, parcheggi in tripla fila... in faccia ai vigili! Il quartiere ha bisogno di un presidio stabile di vigili urbani. Tra gli elementi fondamentali per il miglioramento del quartiere citerei infine le iniziative di "contrasto dell'isolamento". Un quartiere vive anche del legame con i quartieri adiacenti e con il centro della città. Per stimolare questo legame occorre lavorare affinché Acilia non sia soltanto un posto dove "andare a dormire", ma anche un quartiere dove lavorare e divertirsi. Sarebbe auspicabile, in questo senso, la presenza di un parcheggio per taxi, di uffici (chi vive ad Acilia e non ha un negozio nel quartiere, sicuramente lavora fuori dal quartiere!), un ospedale, una sede universitaria. Un quartiere si compone, insomma, di poli di aggregazione delle attività umane, non solo di unità abitative. E Acilia, soprattutto nelle sue propaggini a sud, ha ampi margini di miglioramento in questo senso.

(articolo a cura di Seu)



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