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UNA PIAZZA A VIA BOCCHI??? E perchè???
Salve.
Ho visto il Vostro volantino in biblioteca. Perchè distruggere anche il fazzoletto verde incastrato tra la biblioteca Sandro Onofri e la chiesa??? Per mettere altro asfalto su asfalto!!??!?!?!?!
Le persone possono parcheggiare lì atraversare la strada ed andare alla posta.
Un parcheggio gia c'è!!! E' davanti allo sfasciacarrozze...basterebbe manunentarlo un pò.
La risposta del Comitato
Gentile Patrizio, la ringraziamo per averci scritto e per aver chiesto delucidazioni. Meglio un chiarimento che una convinzione sbagliata. La convinzione sbagliata può diventare un virus e fare danni. Vediamo di essere più chiari. L'area da lei indicata non è quella di cui si parla da molto tempo per fare la piazza. La piazza di via Bocchi, ed è nostra intenzione ottenerla, verrà fatta proprio in quei 4000 mila metri quadri davati alla chiesa, dall'altra parte della strada, e non di fianco e vicino alla biblioteca. In quell'aria doveva nascere un poliambulatorio, secondo il piano di zona 10V (il nostro). Il poliambulatorio è stato realizzato a Casal Bernocchi e quell'area è rimasta senza un progetto. In un quartiere, come in ogni paese, cittadina, realtà abitativa, c'è bisogno di punti di aggregazione, d'incontro, proprio per facilitare il formarsi del tessuto sociale. La piazza è uno di quelli. Quindi la piazza è una realtà completamente diversa da un parcheggio. In quell'area abbiamo suggerito di realizzare due attività sportive: campo di basket (come negli Stati Uniti e in Europa), campo di pattinaggio. Nel resto dello spazio, circa 2000 metri quadri, panchine, fontana, viottoli e alberi. Una piazza multifunzionale, moderna, sui livelli degli altri paesi europei. L'area di cui parlava lei è invece libera. Da tempo è richiesta dai possessori di cani. Il nostro comitato ha suggerito di allargare il parcheggio della posta (la più grande dell'entroterra di Ostia) pavimentando l'area limitrofa, quella che costeggia via di Saponara fino alla rotonda. Attualmente è un'area di nessuno, degradata, abbandonata.
Una cosa però ci preme puntualizzare. Questo comitato ha difeso da quindici anni le aree verdi e l'applicazione del piano di zona. Proprio per evitare varianti al piano il comitato ha inoltrato nel 1993 una denuncia alla Procura della Repubblica. Oggi c'è il parco e le aree verdi libere anzichè palazzi e strutture abusive. La biblioteca è una nostra rivendicazione andata in porto. In tutti questi anni ci siamo dovuti impegnare strenuamente per contrastare la richiesta di riapertura del vecchio tratto di via di Saponara che attraversa il parco Arcobaleno. Gli altri quartieri hanno tentato di farla riaprire. Ci siamo opposti utilizzando argomentazioni vincenti. Riaprire quei trecento metri di strada significava per noi: interrompere l'attuale silenzio nel parco e aria accettabile, mettere tre semafori (il quartiere ne è sprovvisto e il traffico scorre senza intoppi), uno a via Bocchi, uno a metà strada nel parco per far passare gli studenti e le mamme, uno all'altezza di via Grippa. Chiaramente l'Atac avrebbe richiesto di non operare più il servizio circolare nel quartiere ma di attraversarlo solo in quel tratto di strada per risparmiare. Sarebbe stato uno scempio inaccettabile. I semafori e incroci significano auto ferme e tubi di scappamento allegri. Una cosa vorremmo che fosse chiara ai nostri amici di Acilia sud 2000: qualche voce contraria la mettiamo sempre in bilancio, gli errori sono sempre dietro l'angolo ma siamo fermamente convinti delle motivazioni che ci spingono ad operare certe scelte anzichè altre. Per noi sono fondamentali i seguenti criteri: quello del benessere collettivo, della promozione sociale, del decoro, dell'innalzamento del valore immobiliare, della qualità della vita, della sicurezza. Infine, il desiderio di non vivere in un quartiere dormitorio. La sua richiesta di chiarimenti ci fa capire che lei dorme con un occhio aperto. Grazie
