Da: Alessandro Claudio Meta @ Comitato di Quartiere "Acilia Sud 2000"
A:
E p.c.
Oggetto: Disastro della Ferrovia Roma-Lido
Data invio: 19 dicembre 2010 ore 16:55
Via e-mail
Disastro della Ferrovia Roma-Lido
Riportiamo di seguito solo due delle tantissime Mail e segnalazioni che riceviamo sul "disastro della Ferrovia Roma-Lido".
Cliccando Qui potrete vedere testimonianze che mostrano inequivocabilmente quale sia il livello di indifferenza delle istituzioni e dell'ATAC (ex Metro Spa), incapaci di dare risposta all'esigenza di mobilità di un territorio, il 13°Municipio (Ostia ed entroterra), martoriato da anni solo con costruzioni indiscriminate, sia abusive che legali, e che si prepara a subire un'altra definitiva e tombale colata di cemento.
La gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti. Guasti in continuazione, treni vecchi e sudici che si rompono, corse saltate perchè mancano i macchinisti e perchè mancano anche i soldi per pagare lo straordinario a quelli in servizio. Passeggeri che ormai impiegano anche più di 2 ore per raggiungere Roma.
Insomma: accade di tutto su questa Ferrovia che, ricordiamo, trasporta 100 mila passeggeri al giorno e serve un bacino di oltre 350 mila abitanti.
Accade anche un'altra cosa semplicemente INCREDIBILE. L'ATAC (ex Metro Spa) a cominciare dal 2002, ha avuto assegnati ingenti finanziamenti (oltre 60 milioni) per realizzare una serie di importanti interventi di potenziamento ed ammodernamento della Ferrovia Roma-Lido.
Ne ricordiamo alcuni:
Ebbene: dopo 8 anni dal finanziamento, solo una piccolissima parte di questi lavori è stata realizzata.
Il Sindaco di Roma, il Presidente della Regione e l'ATAC, invece, non dicono nulla di ufficiale su questo gravissimo fatto. Nel frattempo sono stati rimessi in circolazione i vecchissimi e scassatissimi treni che dovevano essere demoliti.
SONO QUESTI I DRAMMATICI NUMERI DEL DISASTRO DELLA FERROVIA ROMA LIDO!
E sono queste la ragioni che provocano enorme disagio a centinaia di migliaia di romani. Per questo
CHIEDIAMO
- al Sindaco di Roma, che controlla l''ATAC,
- al Presidente della Regione, competente a monitorare gli ingenti investimenti sulla Roma-Lido,
di intervenire con urgenza a porre soluzione alla grave situazione esistente.
in particolare chiediamo:
Chiediamo infine al Presidente del Consiglio Comunaleed ai Capigruppo dei Gruppi Consiliaridel Comune di Roma di convocare un Consiglio Comunale straordinarioal fine di affrontare pubblicamente, al cospetto della cittadinanza;
Sarà questa l'occasione per verificare "coram populo" se il Comune di Roma è in grado di indicare soluzioni immediate e credibili per rispondere al vergognoso livello qualitativo del trasporto urbano di Roma, assolutamente non comparabile con gli standards di efficienza e di qualità del trasporto pubblico delle grandi capitali europee e mondiali.
Distinti saluti.
Per il Comitato di Quartiere di Acilia Sud 2000
Alessandro Claudio Meta
Stamattina
si è compiuto l’ennesimo atto della tragedia Roma-Lido: un non ben
precisato guasto ha costretto migliaia di pendolari ad attendere,
ammassati sulle banchine delle stazioni, con un freddo polare, anche
un’ora e più, in attesa di riuscire a salire sui convogli, che
transitavano con frequenze di 40 minuti e sostavano ad ogni stazione per
10-15 minuti; considerato l’orario di punta, lascio immaginare il
resto.
Questo però è solo l’ultimo atto di una tragedia che dal mese di
settembre ha trasformato questa linea in una via crucis quotidiana, tra
scioperi bianchi, ex treni della linea A ristrutturati a spese dei
contribuenti, messi in servizio e poi ritirati per problemi strutturali
ma senza essere rimpiazzati; considerato l’esiguo ed incerto numero di
treni attualmente presenti sulla linea, che non riescono a garantire
regolarità d’esercizio, il risultato è che i cittadini stanno subendo un
servizio penoso e del tutto inadeguato (un immagine simbolica per
rappresentare la situazione attuale della Roma-Lido potrebbe essere
quella dei carri che trasportano il bestiame).
Si viaggia in treni sovraffollati, gli utenti non riescono a salire sui
convogli, quando arriva il caldo la situazione diventa ancora più
pesante per l’afa, e ogni tanto qualcuno si sente male, la gente fuma
impunemente sulle banchine nonostante il divieto tassativo imposto dalla
legge.
L’ATAC, Il Sindaco, il Municipio XIII, il Dipartimento Mobilità e
Trasporti del Comune di Roma, l’Assessorato alle Politiche della
Mobilità e del Trasporto Pubblico Locale, ovvero coloro (troppi) che
hanno voce in capitolo su questa linea non fanno niente: va tutto bene,
nonostante le proteste, i reclami ed il fatto che sia evidente che
oramai siamo allo sbando più totale, e gli unici a pagare sulla propria
pelle tutto questo sono i soliti utenti. Se non è interruzione di
pubblico servizio, poco ci manca.
Il discorso si potrebbe estendere anche alla linea B, che non è
all’altezza della domanda, e presenta anch’essa problemi di guasti e
ritardi, nonostante la recente l’immissione in servizio di nuovi treni
(solo a titolo di esempio, stamattina, la massa di persone proveniente
dalla Roma-Lido riversatasi sulla banchina di Eur Magliana in attesa di
proseguire verso Rebibbia ha atteso altri 10 minuti, in quanto il primo
convoglio è passato senza fermarsi perché guasto).
E’ una vergogna, perché tutto questo succede a Roma, Capitale d’Italia,
nel 2010, sotto gli occhi di tutti; solo in Italia possono capitare
queste cose nell’indifferenza più totale e senza che nessuno si prenda
alcuna responsabilità per quello che accade.
S.L.
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Gentili Signori, vi scrivo per evidenziarvi l'intollerabilità cui è
arrivato il servizio "offerto" sulla tratta Roma-Lido. Ormai da mesi le
condizioni cui siamo sottoposti noi pendolari sono vergognose e
degradanti. Corse in perenne ritardo e treni sovraffollati sono la
normalità con cui ci confrontiamo.
Quanto accaduto oggi, venerdì 17 dicembre 2010, con corse cancellate per
più di un'ora, è solo l'ultimo episodio più grave di un disservizio
ormai consuetudinario. Si viaggia su treni desueti, rotti, in condizioni
inimmaginabili. Quando si riesce a salire a bordo si sta pressati in
maniera disumana.
Ma la sicurezza? Viaggiare in queste condizioni è contro qualsiasi
regolamento e normativa. Ma le persone con handicap? Chi mai potrebbe
salire su questi treni con le stampelle o figuriamoci la sedia a
rotelle.
Possibile che nessuno si preoccupi, se non del rispetto generale delle
persone, almeno di vigililare su questi aspetti? Che cosa si rpevede di
fare?
Cordiali Saluti
A.G.